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Per la prima volta in quel giorno..sorrise., QAF/ Brian-Justin/ One shot/ Post 5x13

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**Peyton**
view post Posted on 16/10/2009, 12:01




Autrice: **Peyton**
Titolo: Per la prima volta in quel giorno...sorrise!
Categoria: Telefilm - Queer as folk - USA (Post - stagione 5)
Genere: Sentimentale
Personaggi: Brian/Justin
Lunghezza: One Shot


Era riuscito a sopravvivere ogni anno.
Alle superiori perchè era una scusa per apparire agli occhi di tutta la scuola come uno dei ragazzi più gettonati; da adulto l’aveva sempre vissuta come un’ottima occasione per rimorchiare dei bei ragazzi che non sapevano certo resistergli... ma quest’anno no!
Lui, Brian Kinney, non riusciva proprio a trovare nulla di positivo in quella festa che aveva sempre ritenuto idiota ma che quest’anno gli risultava particolarmente ostica: S. Valentino!
Continuava a dare la colpa al troppo “amore” che vedeva in giro, alle troppe coppie che sembravano materializzarsi ogni cinque minuti davanti ai suoi occhi, al Diner che sembrava essere diventato un cioccolatino ripieno d’amore, al Babylon che si preparava a diventare per quella sera, grazie al magico intervento del “FAVOLOSO esperto gay”, il luogo più squisitamente decorato e stracolmo di cuori di Pittsburgh, ma la realtà era un’altra e lui lo sapeva bene.
-No! No! Non è per questo, smettila!- continuava a dire il suo io più cupo, la parte di Brian “che non deve chiedere mai”, quella che si era fermata all’età di 29 anni, ma l’altra parte, quella più dolce, che solo pochi avevano avuto la fortuna di conoscere, anzi di vedere, continuava a rimproverarlo: -Anche se ti ostini a non ammetterlo le cose non cambieranno! Smettila di fare il presuntuoso, lo sai anche tu qual è il problema, anzi CHI è il problema quest’anno!-
Si, quest’anno c’era un CHI, a dir la verità erano cinque anni (quasi sei ora che ci penso- N.d.Brian) che c’era un CHI, ma solo questa volta non era al suo fianco e, anche se gli costava così tanto ammetterlo, il problema era proprio questo: il suo CHI, il suo LUI, il suo SUNSHINE non sarebbe stato con lui a S. Valentino quest’anno!!
Era volato a New York per disegnare, per diventare famoso e in effetti ci stava riuscendo alla grande, e lui non se l’era sentita di impedirgli di andare, di realizzare il suo sogno. Lo aveva lasciato partire, sicuro di fare la scelta migliore, perchè era giusto che Justin vivesse la sua vita..
Il piccolo Sunshine aveva lasciato perdere la sua giovinezza per stare dietro a lui, passando le sue giornate con un gruppo di ragazzi più grandi, e Brian in cuor suo ancora non riusciva perdonarselo. Ecco perchè non se l’era proprio sentita di ostacolarlo anzi, lo aveva incoraggiato a partire. Ormai era diventato “il miglior omosessuale possibile”. Non poteva chiedere di meglio. Era arrivato il momento per il piccolo Justin di dimostrare al mondo chi fosse e quanto valesse.
Quell’anno dunque era diverso: non avrebbero potuto deridere insieme, come avevano fatto gli anni precedenti, le dolci coppiette che vedevano in giro per Liberty Avenue; non avrebbero potuto passare un po’ di tempo della darkroom del Babylon in una delle loro “ormai più che famose serate a quattro”, per poi tornare insieme al loft di Brian e continuare a divertirsi, affermando quanto odiassero la “festa degli innamorati” eppure guardandosi con la consapevolezza che, in fondo, quella stupida festa era anche la LORO festa.
-Basta! La devo smettere di pensare in questo modo così etero! Tutta colpa di Michael e le sue manie da sposo novello, mi sta rovinando!- Il vecchio Brian era sempre pronto a riemergere e a far tornare l’altra parte al suo posto, ovvero nell’angolo più intimo della sua personalità.
- Dio guarda come sono diventato! Anche i conflitti interiori ora mi devono massacrare?- pensò Brian. O meglio, era convinto di averlo solo pensato, ma quando la voce di Ted e il suo sguardo semi-preoccupato lo raggiunsero con un semplice - Hai detto qualcosa Bri?- si rese conto che forse aveva pensato “un po’ troppo” a voce alta.
Dandosi mentalmente dell’idiota e continuando a maledire Michael, Linds e tutti quelli che lo avevano sempre fatto riflettere troppo, si limitò a rispondere accennando un sorriso rilassato -No, Theodore. Non ho detto nulla-
Ted sembrò convinto, o almeno abbastanza convinto da non insistere, così la mente di Brian tornò a quella che sarebbe sicuramente entrata nella "Top 10" delle serate più patetiche della sua vita!
Li vedeva, erano tutti lì nella sua mente, Michael e Ben nella loro nuova casa a riempirsi di belle parole (possibilmente prese da qualche libro di filosofia orientale) e di sguardi dolci e innamorati; Lindsay e Melanie a Toronto a godersi i sorrisi dei loro figli (- uno dei quali sarebbe anche mio ma vabbè! - N.d.B) e a bearsi una della presenza dell’altra; Emmett al centro della pista del Babylon, a lamentarsi della sua condizione di eterno single e snobbato da tutti, ma scandagliando con lo sguardo tutto il locale in cerca di quello che diventerà il prossimo “unico e vero amore della sua vita”; e poi Theodore, prima al Babylon a controllare la situazione, poi al giusto segnale (sms sdolcinatissimo della sua metà) eccolo scappare con una patetica scusa e correre verso casa...
Mancava solo lui, cosa avrebbe fatto lui? Ancora non lo sapeva. Valutò le opzioni:
1) Chiudersi a Britin e morire di malinconia e ricordi – no decisamente no, non era una regina del melodramma LUI!
2) Andare al Babylon e rimorchiare il maggior numero di ragazzi possibile per passare almeno una serata senza pensieri -no, questo sarebbe andato contro le LORO regole..
3) Chiudersi nel loft, buttarsi a scelta sul letto o sul divano con l’inseparabile Chivas Regal e qualche sostanza non propriamente lecita, e dimenticare per un po’ tutto e tutti. - Si! questa era sicuramente l’ipotesi migliore.
Ora che era quasi riuscito a dare un senso alla sua serata, tornò alla realtà, controllò che tutto alla Kinnetic fosse in ordine, era finalmente arrivato anche quel dannato fax della Brown Athletics e poteva andarsene a casa..
Giunse al loft con l’umore sotto le scarpe, tutto a causa di quelle dannate flotte di rose rosse, cuori e quant’altro che aveva dovuto superare. Cominciò le manovre di relax totale: doccia bollente, caffè, ordinazione cibo cinese (quello stupido fattorino ancora non ha capito come voglio la cena! n.d.B) e poi sprofondò sulla sua poltrona nuova, anche quella ovviamente by Mies Van der Rohe, quando un leggero “tin” proveniente dal pc lo ridestò.
La scritta “Un nuovo messaggio nella posta in arrivo” attirò la sua attenzione e con fare svogliato, dopo averci riflettuto un po’, si decise a clikkare su “apri”.
- Che noia! Saranno le solite pubblicità idiote che ti riempiono la casella di posta elettronica il giorno di S. Valen..- ma non fece neanche in tempo a finire la frase quando vide che non era una stupida ditta che voleva farsi pubblicità ad avergli scritto, ma il suo Sunshine!
Solo allora riuscì a mettersi in una posizione un po’ più composta e ad aprire con trepidazione quell’e-mail. - Ehi tu, ricorda che Brian Kinney non apre le e-mail di Sunshine con trepidazione - si sbrigò a sottolineare la parte dark, - Si certo come no! E allora perchè fissi il pc come un ebete? - ribattè altrettanto velocemente la parte soft..
Dopo aver messo a tacere i due Brian del suo inconscio si dedicò alla sua posta elettronica..
Quello che vide lo lasciò senza parole.. Un ragazzo sorridente stava abbracciando un uomo che, mentre ricambiava il sorriso del ragazzo, teneva in braccio un bambino. Trasmettevano tutto l’amore che l’artista ci aveva messo nel dipingerli ed erano lì, di fronte a lui, che non poteva fare altro che contemplarli estasiato.
L’e-mail di poche righe diceva
“Allora Brian Kinney hai finito di maledire il giorno di S.Valentino? Avrai passato tutto il giorno a distruggere con il tuo sguardo ogni coppia, cuore o rosa che hai visto!!” Brian accennò un sorriso, quel dannato Sunshine ormai lo conosceva troppo bene! “Questo quadro sta spopolando qui al MoMA. stasera, tutti lo guardano e lo ammirano. Nessuno però lo VEDE davvero, solo noi possiamo vedere i sentimenti che lo circondano perchè quei sentimenti siamo noi! Spero di essere riuscito a farti apprezzare un po’ anche questo S. Valentino.
Tuo “ridicolo e romantico”
Sunshine”

Oh al diavolo tutto e tutti!!
Doveva ammetterlo...Anche quel S. Valentino non era poi così male!
Brian tirò un sospiro di sollievo e...per la prima volta in quel giorno...sorrise!
 
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Pam81
view post Posted on 27/10/2009, 21:01




Che dire, come secondo post dopo la presentazione, mi sembrava doveroso commentare questa splendida fic.
Che avrò letto decine di volte, ma non mi stanca mai!
Ti ricordo che sono ancora in attesa della prossima ^^
 
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**Peyton**
view post Posted on 27/10/2009, 21:40




Ahahahah! Ok, sono in debito con parecchie persone per una seconda fic. Quindi prima o poi GIURO scriverò qualcos'altro.

CITAZIONE
Che avrò letto decine di volte, ma non mi stanca mai!

Ti credo, ogni tanto la ripropongo dove capita :P

Kiss e grazie tesò
 
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2 replies since 16/10/2009, 12:01   275 views
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